“Od doom and fate” ( Il
profeta... della morte e del destino)
Mai ritorno a scuola fu
cosi felice.
Quel 74 mi fece conoscere,
la persona che mi ha accompagnato fino ad oggi. Tanti dischi, alcuni bellissimi
altri meno. L’incontro con Jackson, spicca fin da subito fra tutti gli altri
per la genuinità e il calore che ha saputo trasmettermi. Senza fronzoli alcuno.
Mai artefatto. Per dirla come una sua canzone, sa parlare cosi bene “ad ogni
uomo” in prima persona senza mai sottrarsi alle responsabilità. Canzoni
semplicemente poetiche e immediate e cariche di esperienza vera. Ancora una
volta Massarini ha fatto la sua parte. Quel disco entrò nella mia vita senza
più uscirne. Appartiene a lui come appartiene a me e a tutti i suoi estimatori.
Late for the sky/Fountain of sorrow/Farther on/The late show.
Quella prima facciata poi, l’ho
praticamente consumata.
Nell’altra facciata “ For a
dancer / Before the deluge “ spiccavano di più di The road and the sky e Walking
slow.
Mi feci subito tradurre i
testi da un amico che sapeva bene l’inglese. E non nego che nell’arco degli
anni , fra le mie tante lettere scritte , lo scopiazzai molto spesso.
Insomma , questo è il
famoso album dell’ancora più famosa isola deserta.
Ricordi N° 47 Jackson Browne - Late for the sky full album 1974
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